Editoriale 3 – 2021
Cari Lettori,
introduciamo in questo terzo numero dell’anno, un’ulteriore tipologia di contributo che speriamo susciti il vostro interesse. Oltre ai contributi di approfondimento sempre presenti nella nostra rivista, troverete infatti due contributi impostati come “casi clinici”. Nel primo di essi, il dr. Carleo, diabetologo in servizio presso il polo diabetologico di Casoria, descrive la sua esperienza con un paziente, affetto da diabete di tipo 2, con BMI di 31,2, trattato in modo non sufficientemente efficace con metformina, evidenziando come l’introduzione “precoce” di empagliflozin abbia portato benefici immediati in termini cardiorenale. Il dr. Grassa, diabetologo del Presidio Ospedaliero di Mariano Comense, riporta invece il caso di un paziente che si presentava alla prima visita con una terapia poco aggiornata (sulfanilurea), che risultava fortunatamente negativo allo screening per la presenza di complicanze. Per questo paziente si è scelto di introdurre da subito una terapia con empagliflozin/linaglipitin, agendo contestualmente sul compenso glicemico e sul peso corporeo ed ottenendo ottimi effetti da un punto di vista di protezione cardiorenale.
Ad approfondire i meccanismi alla base degli effetti renali dei farmaci della classe degli SGLT-2 inibitori, come empagliflozin, è dedicato il contributo del prof. Roberto Pontremoli.
Il contributo del prof. Perrone Filardi e della dr.ssa Gargiullo è invece focalizzato sui risultati del trial clinico EMPEROR-PRESERVED, recentemente conclusosi. Lo studio, del quale i nostri lettori potranno trovare un riassunto anche nell’ultima newsletter, mostra come empagliflozin sia una terapia efficace e sicura anche nei pazienti con scompenso cardiaco e frazione di eiezione conservata. Perrone Filardi e Gargiulo approfondiscono le implicazioni cliniche di questi dati, inquadrandoli nel contesto clinico epidemiologicamente emergente e sfidante dello scompenso con frazione di eiezione conservata.
Apre invece un’ampia rassegna del dr. Paolo Di Bartolo sui vantaggi e i limiti delle nuove tecnologie per il monitoraggio della glicemia nelle persone con diabete mellito di tipo 2.
Vi auguriamo, come sempre, una Buona Lettura
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